Buongiorno
ogni vi parlerò di American Sniper. Film del 2014 diretto da Clint
Eastwood.
Bradley
Cooper è chiamato a interpretare Chris Kyle il più grande cecchino
della storia americana.
Ero
un po scettico su questo film, temevo nella classica americanata,
dove gli statunitensi sono belli, buoni e esportatori di democrazia.
Fortunatamente non è andata cosi. Il protagonista è si un fervente
patriota, però compie un percorso che lo porta a cambiare in parte
il suo punto di vista. Due scene servano a confermare ciò. A inizio
film non ci pensa due volte a uccidere un bambino armato, mentre
verso il volgersi del opera, tituba, e ciò poteva essere fatale, ma
rende comprensibile il cambiamento che sta attraversando
interiormente. Bisogna capire che il film parla di un uomo e non di
una guerra, Clint non è interessato a raccontare cosa è buono o no
ma solo parlare della vita di Kyle.
L'opera
si svolge lungo l'arco narrativo di 9 anni. Ecco qui si poteva fare
meglio. Lo spettatore fa fatica a comprendere la velocità con cui si
svolgano alcuni accadimenti. Nel finale ciò ancor più accentuato,
si passa rapidamente da un uomo distrutto dalla guerra, ad un uomo perfettamente
reintegrato nella società. Forse era meglio togliere qualche scena
di guerra e aggiungere qualcosa all'evoluzione mentale di un persona
con l'ossessione di proteggere, infatti i suoi demoni non sono l'aver
ucciso ma il non aver salvato. Tutta la sua vita si compie con il
bisogno ossessivo di proteggere i suoi fratelli, di sangue o
acquisiti (i Marines).
Tornando
a parlare delle scene di guerra, ho apprezzato molto il taglio
registico realista. Infatti le numerose scene violente non sono mai
gratuite, ma servano a far capire quanto tremendo sia trovarsi in un
conflitto. Quanto sia logorante fisicamente e psicologicamente vedere
compagni mutilati, seviziati e uccisi, proprio per questo avrei
preferito come dicevo sopra, un miglior approfondimento sulla parte
finale. Insomma si passa da un uomo distrutto a un amante focoso e
padre irreprensibile in 5 minuti di pellicola.
Concludo
dicendo che ho apprezzato molto il finale. (SPOILER) Il far
subentrare la scritta che descrive la sua morte al posto di un Kyle
sorridente, fa rimanere senza fiato lo spettatore, molto di più di
come avrebbe fatto una messa in scena de omicidio. Toccanti anche le
immagini del funerale, che mostrano un intero paese mobilitato per
portare omaggio a chi ha vegliato sui propri soldati. Qui ci sarebbe
da scrivere pagine e pagine su quanto sia giusto questo conflitto (
io non ho molta simpatia per un paese ipocrita e guerrafondaio), ma
questo non è il momento ne il luogo giusto. Certo va rispettato una
nazione, che nonostante le sue mille contraddizioni, riesce a unirsi
e a compattarsi in questi momenti. E a mobilitarsi in toto davanti a
una bandiera.
Un
Saluto S. Tripaldi
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