domenica 29 giugno 2014

SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO



Solo Gli Amanti Sopravvivono (Only Lovers Left Alive) è un film del 2013 scritto e diretto da Jim Jarmusch, con protagonista Tom Hiddleston, Tilda Swinton e Mia Wasikowska.
La pellicola è stata presentata in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes.
Il film parla di un originale storia d'amore fra Adam, compositore musicale solitario e schivo e sua moglie la colta e affascinante Eve. I due sono separati da migliaio di km, infatti il primo vive a Detroit mentre la seconda a Tangeri, quando finalmente decidano di riunirsi e tutto sembra volgere per il meglio appare dal nulla Ava sorella di Eve, ragazza ingestibile e imprevedibile. Cosa c'è di originale? Il fatto che tutti e tre siano vampiri.
Tom Hiddleston (Adam). Da vita a un personaggio affascinante, delicato e sensibile. Confermando quanto di buono visto nelle sue precedenti interpretazioni (io da buon Nerd ho apprezzato particolarmente il suo Loki nei film Marvel!).
Eve invece è interpretata Tilda Swinton, qui in una veste tutta nuova. Non ho ricordanze di un'altra sua interpretazione cosi sensuale e femminile, devo dire che mi ha sorpreso.
Mia Wasikowska, con la sua Ava, da vita al classico personaggio di rottura, annoiato e insopportabile.
A condire il cast nella parte del miglior amico nonché mentore di Eve troviamo il leggendario John Hurt, anche qui capace di proporci un prova maiuscola. Interpreta Christopher Marlowe, poeta e drammaturgo vissuto realmente nella metà del XVI secolo.
Il taglio autoriale (non a caso nominato per la palma d'oro a Cannes), rende l'opera forse non digeribile a tutti, i ritmi sono lenti, si gioca molto su l'alone di mistero, non chiarendo le origini dei protagonisti ma accennandole solamente, facendo intuire quanto abbiano influenzato la musica e la letteratura nei secoli passati. La sceneggiatura è fin troppo piatta e prevedibile anche se la splendida caratterizzazione dei personaggi fa chiudere un occhio. Va detto poi che il fine del regista indipendente Jim Jarmusch, non è certo incollare lo spettatore allo schermo grazie a mille colpi di scena, ma il raccontare un anomala storia d'amore, che nemmeno i secoli sono stati in grado di scalfire. Ho letto anche una velata denuncia sociale, infatti i non morti vivono a pieno la bellezza della vita e delle arti, sono sensibili e colti, mentre gli umani si trascinano avanti nella loro piatta e vuota esistenza. Come dire che la nostra società purtroppo ritiene sempre più marginale la cultura e l'arte.
Il mio consiglio è di vedere il film se amate le prove d'autore o se siete degli amanti della musica. Infatti grande lavoro è stato compiuto nel comporre la splendida colonna sonora originale, creata in sinergia fra il gruppo The Squld e il compositore e liutista olandese Jozef Van Wissem alla sua prima partitura per il grande schermo.
Non mi resta che augurarvi una buona visione.
S. Tripaldi


CAST

TRAILER





domenica 22 giugno 2014

PRANZO PERFETTO





Buongiorno!
Sentite tutto questo parlare di serie, fumetti e film mi ha fatto venire fame.....
Quindi l'articolo di oggi è dedicato al mio pranzo perfetto versione terra!
Premetto non amo i cibi molto lavorati e cotti e stracotti, nella cucina la mia parola d'ordine è la semplicità.
Antipasto.
Spesso ma che dico spesso....Sempre durante un antipasto mi intossico di cibo fino allo scoppiare rovinandomi poi il resto del pranzo (si fa per dire mangio come un mostro ugualmente). Quindi nel pranzo perfetto voglio stare leggero, e mi ci metto
  • bruschetta con pomodoro crudo e origano, crostini con fegatini
Primo, be anche qui per me vige la semplicità
  • ravioli di patate mugellesi con salvia e burro
Veniamo al punto forte, il secondo! Fino a qualche tempo fa avrei detto senza ombra di dubbio bistecca ala fiorentina, ma utilmente dopo aver sbranato legioni di mucche devo dire che questa formula mi ha un pochino stancato quindi:

  • Grigliata mista. Rosticciana marinata precedentemente in vino, salsicce bolognesi e arrostisci d'agnello (vabbè giù se c'è la bistecca va bene uguale! Rigorosamente al sangue però!)
Contorno, a casa mia vige la legge della patata quindi:

-patatine fritte tagliate a chips accompagnata da un insalata fresca con valeriana, arancia, noci e robiola

Dolce
  • l mio dolce preferito è la panna cotta ai frutti di bosco, non quella melma gelatinosa preconfezionata, ma una salsina fatta con i frutti di bosco freschi!

Capitolo bevande, allora io ho un problema non riesco a mangiare senza bere vino, trovo che l'acqua limiti il gusto del cibo, questo non vuole dire che bevo una bottiglia a pasto (almeno non sempre XD) ma anche un solo bicchiere per me da nuova linfa al cibi, quindi dico:
  • vino rosso, noi beviamo sempre dell'ottimo Sangiovese comprato a San Giminiano direttamente dal produttore
  • il dolce lo annaffierei con un bel passito di pantelleria, la cui dolcezza combacia col amaro dei frutti di bosco
Dopo un ottimo pasto è fondamentale sicuramente un ottimo caffè. Per me senza zucchero ma addolcito nelle grandi occasioni da un piccolo cubetto di cioccolata fondente!
E ora a voi! Cosa ne pensate? Quale è il vostro pasto perfetto?

martedì 17 giugno 2014

GAME OF THRONES FINALE STAGIONE 4X10


Nuovo post veloce sul finale di stagione di Game of Thrones.
Inizio dicendo che la mia espressione durante diversi momenti dell'episodio era questa! :0.
:0 quando Brienne massacra il mastino.
:0 quando Bran incontra i primi nati
:0 quando Tyrion uccide suo padre e soprattutto Shae
Partiamo dal primo punto, quando si incontrano Brienne e Sandor Clegane ero già pronto a salutare la gigantesca guerriera, invece dopo un combattimento feroce e senza esclusioni di colpi Brienne massacra letteralmente il mastino. Non avrei mai pensato che un guerriero di tale fama si facesse battere da una donna (non mi prendete per maschilista ora!) seppur abile e maestosa come Brienne.
Va detto che nel libro le cose vanno diversamente, infatti la sua morte è provocata dalla ferita inflittagli in uno scontro, proprio quella che nella serie si rifiuta di farsi cicatrizzare da Arya, finale sicuramente meno epico ma forse più realistico.
Sorpreso anche dalle vicissitudini di Tyrion. Devo essere sincero, mi aspettavo che Jamie si sarebbe prodigato alla causa del fratello, mentre mi ha sorpreso Varys, non pensavo si sarebbe esposto così tanto.
Mi ha lasciato un po interdetto il raptus omicida del folletto, nel libro a mio giudizio la situazione viene gestita meglio. Infatti Jamie rivela al fratello che la sua prima moglie non era una prostituta come sempre dettogli, ma una ingenua plebea che si era innamorata realmente del folletto. Suo padre visto il lignaggio miserabile della sposa ( e anche per umiliare l'odiato figlio) la fa violentare davanti a i suoi occhi. Questa rivelazione insieme al tradimento di Shae da origine alla furia omicida. Gli autori hanno preferire omettere questa versione probabilmente perché a differenza del libro, dove viene spesso nominato questo suo triste primo amore, di cui le ferite non erano ancora ricucite, nel serial se ne parla una sola volta. Quindi hanno preferito omettere una storia poco calcata.
Chissà cosa ne sarà del folletto ora, di alleati ne vedo pochi all'orizzonte, Ditocorto lo ha già tradito e incastrato, Stannis odia tutti i Lannister, forse solo la madre dei draghi potrà accoglierlo.
Dalla prossima stagione inizieremo a conoscere l'origine del potere di Bran, finalmente ha raggiunto il suo obbiettivo e grazie al potere del corvo a tre occhi potrà imparare a gestirlo. Ho trovato molto toccante il sacrificio di Jojen Reed, che nonostante sappia che l'aiutare Bran lo porterà a una morte certa, decide di farlo ugualmente.
Questo finale di stagione da un taglio netto col passato, molti personaggi sono stati eliminati, ed ora finalmente si sono delineati i veri protagonisti. Arya, ormai sola e accecata dalla vendetta. Snow, di fatto nuovo lord comandante. Cersie, rafforzata dalla morte del padre,e ormai reggente del regno. Tyrion, di cui non so veramente cosa aspettarmi. Daenerys, personaggi tenuto in stand by ormai da due stagioni.
Ultima piccola osservazione, se avete notato sia le vicissitudini della Khaleesi sia quelle legate a gli Estranei vanno a rilento, non a caso costoro sono praticamente invulnerabili, tranne al fuoco, e chi ha la possibilità di sputare fuoco? Questo per me è un chiaro indizio di come finirà la storia e chi vincerà il gioco del trono! (non a caso la serie di romanzi si chiamano Cronache del ghiaccio e del fuoco! XD”
Ora Hype a 1000 per la prossima stagione!
PS! Chissà cosa succederà alla montagna! Cosa intendeva il maestro con, non tornerà mai quello di prima? Che Cersie si ritrovi come alleato un gigantesco Frankenstein ai suoi comandi ???

Saluti S.Tripaldi! 

omicidio sulla latrina!
Simpatica MEME sul autore del romanzo



giovedì 12 giugno 2014

IL GRANDE GATSBY


Buongiorno oggi parliamo del Grande Gatsby, film del 2013 di Baz Luhrmann, quarta trasposizione dell'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.
La storia è narrata dal punto di vista di Nick Carraway (interpretato da Tobey Maguire). Ambientato negli anni 20.
Il giovane affitta una piccola abitazione sulla costa settentrionale di Long Island, nel West Egg, e ben presto si accorge che accanto a se si trova la villa più sfarzosa e grande della città, in cui si tengano le feste più famose del paese.
Un giorno gli viene recapitato un invito a partecipare al prossimo party, qui fa la conoscenza di Gatsby (interpretato da Leonardo DiCaprio). Ben presto capisce che questo incontro non era casuale ma voluto, perché il padrone di casa era innamorato della sua cugina, la splendida Daisy. Tutto, dalle feste al loro incontro, persino l'acquisto della casa stessa, era ordito ad Hoc per rivederla. Infatti i due erano stati innamorati da giovani, ma la loro passione fu interrotta dalla guerra, e la giovane non avendo più notizie del suo amato si era sposata con Tom Buchanan uomo arrogane e presuntuoso, amante dei bagordi e delle belle donne, avendo fra l'altro anche un'amante Myrtle, moglie del George Wilson meccanico e benzinaio del posto.
Nick affezionatosi immanentemente a Gatsby, decide di organizzare l'incontro e subito riscoppia l'amore fra i due ex piccioncini.
Quasi ogni pomeriggio Daisy si reca da Gatsby, finché un giorno, annoiati per il caldo, prendano una camera d'albergo insieme al marito e a Nick, con la speranza di far venire a galla la propria relazione.
Tom capisce velocemente cosa stia succedendo, e chiede a Gatsby cosa voglia da sua moglie, lui risponde che lei non l'ama, e chiede conferma a Daisy ma lei:

« ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere la voce perduta di là dalla stanza»

Fra la disperazione generale, viene presa la decisione di tornare a casa, Daisy e Gatsby, prendano la macchina di Tom e si avviano a tutta velocità. Tom e Nick li precedano ma ad un certo punto vedano un incidente, una donna è stata investita da un pirata della strada, costei è l'amante di Tom. Il marito riconosce da subito la macchina del uomo e decide di farsi giustizia da solo, ma Tom lo persuade ben presto che il vero colpevole era Gatsby, come effettivamente credeva.
In realtà la macchina era stata condotta da Daisy e Gatsby stava solo proteggendo la sua amata.
L'epilogo ci mostra Gatsby in piscina, speranzoso di ricevere una telefonata da Daisy, alla quale aveva proposto di scappare insieme, ma mentre il telefono squilla compare George che lo uccide con un colpo di pistola. Gatsby muore convinto che la sua Daisy lo stesse chiamando per fuggire, mentre la triste realtà è che dal altro lato della cornetta c'è Nick preoccupato per il suo amico.
Non solo lei non è intenzionata a scappare col suo amante, ma nemmeno partecipa al funerale, andandosene come se niente fosse in un viaggio con suo marito.

Nonostante la chiave moderna data da Luhrmann, il film si scopre molto fedele al romanzo, benché il piglio originale che il regista da sempre alle sue opere, come ad esempio una colonna sonora dei giorni nostri invece che classiche canzoni anni 20.
Grande lavoro è stato fatto per i costumi e per la scenografia (ricompensati da due oscar).Lo spettatore viene catapultato nelle feste sfarzose e coloratissime tenute da Gatsby, e ne rimane abbagliato.
Altro punto a favore del film è senza ombra di dubbio la sontuosa interpretazione offerta da DiCaprio. Devo essere sincero non ho mai tanto amato Leo, o almeno fino a quando non ho visto questo film. Il suo Gatsby e misterioso, sognate e amabile, guardandolo negli occhi si riesce a percepire tutta la passione e l'amore che il personaggio prova. E mi ha fatto ricredere su un attore che ormai ambisce ad entrare nella storia delle cinema dalla porta principale.
Nota negativa invece è il Nick di Tobey Maguire. Dopo aver visto il film devo dire che la parte da lui interpretata mi aveva abbastanza convinto ma dopo aver letto il romanzo mi sono ricreduto, la sua interpretazione è troppo piatta, fa apparire il povero Nick come un tontolone in preda a gli eventi, mentre nel romanzo è un personaggio ben più sfaccettato. Il quale al fervente ottimismo di Gatsby reagiste con cupezza e realismo, una parabola dei tempi in cui è ambientato il romanzo. Anni di grandi sfarzi ed eccessi, gli "anni ruggenti" dove quasi tutta la popolazione era ricca o almeno benestante, ma si inizia a percepire le prime avvisaglie che porteranno al epilogo della crisi del 29.
Carey Mulligan, riesce a interpretare discretamente una Daisy svogliata annoiata e menefreghista. E proprio su questo personaggio volevo soffermarmi un secondo, ad un occhio distratto può sembrare suo marito l'antagonista del opera, ma in realtà proprio Daisy è il villain (scusatemi questa definizione nerd). Una ragazza senza scrupoli che per noia passione o chissà cosa altro, tiene sotto scacco due uomini, senza mai prendere una decisione, o meglio illudendo Gatsby, facendogli credere che avrebbe scelto lui quando lei da subito sa che ciò non sarebbe successo mai. In fondo Tom è si arrogante e menefreghista ma è anche un uomo ferito da sua moglie (che ama) e desideroso di vendetta per la morte della sua amante, alla quale era molto affezionata e della voglia di vendicarsi di chi (secondo lui) l'aveva uccisa.

E ora due curiosità!
Durante le riprese venivano usati devi veri gioielli di Tiffany (del valore di vari milioni di euro), per ovviare al rischio di furti, venivano guardati a vista da delle guardie.
A Ben Affleck era stato proposto il personaggio di Tom Buchanan, ma per accavallamento di impegni non potette accettare.
Leonardo DiCaprio ha voluto interpretare Jay Gatsby perché "Gatsby è uno di quei personaggi iconici che può essere interpretato in tanti modi: è un inguaribile romantico, un pazzoide completamente ossessionato e un gangster pericoloso, aggrappato alla ricchezza".
Leonardo DiCaprio e Tobey Maguire sono grandi amici fin dall'infanzia.
Il budget è stato stimato a 105.000.000 dollari ed ha generato un incasso di 351 milioni di dollari.
Chiudo consigliando di vedere questo film a tutti gli amanti del dramma, non ne sarete delusi!


DiCaprio e Maguire prima e oggi

TRAILER




sabato 7 giugno 2014

IL PADRINO


Buongiorno!
Nuovo post! Sul mio film preferito, Il Padrino.
La storia, ambientata fra gli anni 40/50, parla di una delle cinque famiglie mafiose di New York, i Corleone. E il tentativo di due cosche rivali di annientarli.
La famiglia è composta da:
Vito Corleone, reggente dell'omonima cosca. Uomo che dispone di un potere e ricchezze enormi, capace di influenzare e giostrare a suo piacimento anche i piani più alti della politica. Nonostante ciò, vive una vita semplice, circondato dai suoi famigliari e dai suoi compaesani siciliani, i quali si rivolgano a lui chiamandolo “Padrino”. Il suo grande senso dell'onore e la sua saggezza hanno fatto innamorare milioni di cineasti. Nonostante sia un criminale il suo codice etico gli impone di non prendere parte al traffico di stupefacenti, scelta che da inizio alla guerra mafiosa. È soprattutto grazie all'interpretazione di Marlon Brando che questo film entra nel Olimpo del cinema, il lavoro fatto è cosi minuzioso da rendere imprescindibile il nome Padrino dal suo personaggio.
Santino Corleone detto Sonny (interessato da Michel Caine), figlio maggiore, destinato a diventare il nuovo Padrino, in più di un'occasione di scopre non adatto a tale compito, per colpa del suo carattere sanguigno e istintivo. Proprio queste caratteristiche prima mettano la vita di suo padre in grave rischio, e poi lo porteranno alla prematura dipartita.
Michel Corleone, più piccolo della famiglia, all'inizio riluttante al idea di entrare nel business di famiglia, si trova pian piano a prendere le redini della cosca fino a diventarne il nuovo Padrino, dimostra una freddezza e ferocia senza pari. Interpretato dal giovane e semisconosciuto Al Pacino, l'evoluzione da giovane disilluso a boss sanguinario è cosi graduale e inesorabile da lasciare lo spettatore ammaliato della bravura dell'interprete.
Fredo Corleone il secondogenito, sempliciotto e ingenuo, viene mandato a Las Vegas per tastare il terreno del business del gioco d'azzardo, l'attore che lo interpreta, John Cazale, nonostante sia scomparso prematuramente nel'78, ancora oggi viene ricordato con affetto per le sue poche ma lodevoli prove attoriali.
Tom Hagen, interpretato da Robert Duvall,figlio adottivo, portato a casa da Sonny perché orfano e senza fissa dimora, viene adottato da Vito (anche qui dimostrando un umanità rara per un boss) e oltre a farlo diventare un avvocato, lo inserisce nella cosca fino a farlo diventare "consigliere" (unico non siciliano a diventarlo).
A loro si contrappongo Virgil Sollozzo, ricco e potente signore della droga siciliana, desideroso di iniziare un proficuo traffico di stupefacenti con la cosa nostra americana, questo tipo di business è ritenuto pericolo dal Padrino. Come detto questo suo rifiuto da inizio alla guerra di mafia fra i Corleone, e le due famiglie che sostengono Sollozzo, i Tattaglia e i Barzini .
La trama è avvincente e piena di accadimenti capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo anche dopo la decima visione, ma ciò non basta a spiegare la proporzione del capolavoro che abbiamo di fronte. Tutto è perfetto dalla sceneggiatura come appena detto, alla fotografia, per non parlare della colonna sonora ormai entrata nel immaginario collettivo grazie al grande lavoro del compositore Nino Rota.
In più si respira una magia durante tutta la pellicola, che da il suo massimo proprio nel prologo, quello che apparentemente viene vissuta come una semplice festa di matrimonio, serve in realtà al regista per introdurre tutti i personaggi grazie al narratore Michel, che racconta alla sua compagna chi sono i suoi familiari. In più sempre nel prologo si svolge una delle scene più iconografiche del film. Il Padrino secondo le usanze non può esimersi dall'esaudire le richieste dei suoi conterranei, molti preferiscano rivolgersi a lui rispetto alle autorità dandogli di fatto il potere che solitamente ha lo stato.
E ora come sempre due curiosità!
 
Nel film non compare mai la parola mafia, questo perché Joseph Colombo, boss della famiglia Colombo, inizio una dura opera di boicottaggio contro la pellicola, e per ovviare a ciò si arrivo questo compromesso.
Per la parte di Vito Corleone la scelta come sappiamo è ricaduta su Marlon Brando, decisione ritenuta azzardata dai produttori visto la giovane età dell'interprete, 47 anni, in contrasto con la parte di un vecchio boss stanco e logoro. Per convincere la produzione Brando si presento durante il provino con del cotone in bocca in modo da dare l'impressione di un vecchio mastino, scelta che convinse definitivamente coppola a dargli la parte.

Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie, Carmine Coppola, suo padre, al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola, e una neonata Sofia Coppola, nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.

Marlon Brando usava divertire i suoi colleghi con delle burle, ad esempio durante la scena in cui viene spostato su una brandina in ospedale, fece mettere insieme a lui sotto le coperte, una serie di pesi, in modo che il tutto pesasse oltre 300 kg!

Il film ricevette 3 premi oscar, Marlon Brando vinse quello per miglior attore, ma lo rifiuto come protesta verso lo sfruttamento degli Stati Uniti verso gli indiani, e mando a ritirarlo una nativa americana di nome Aacheen Littlefeather.

A Proposito di oscar, sia Marlon Brando sia Robert De Niro, hanno ricevuto l'oscar per aver interpretato il solito personaggio. Logicamente parliamo di Vito Corleone, interpretato dal buon Bob nel Padrino Parte seconda.

Dovete sapere che le urla dell'attore John Marley, durante la scena della testa di cavallo, sono autentiche, infatti la testa era vera, presa dalla produzione in uno stabilimento di cibo per cani, e nessuno aveva avverti il povero Marley per rendere la scena il più realistica possibile

Il film è classificato al numero due della Top 500 di Imdb col punteggio di 9.2, mentre figura primo nella classifica di Empire.
Concludo consigliando l'acquisto del meraviglioso cofanetto Blu Ray, e consiglio la visione in lingua originale, per godersi a pieno questo capolavoro senza tempo!
Saluti S. Tripaldi


famiglia al completo



Scena testa di cavallo