mercoledì 21 gennaio 2015

THE IMITATION GAME



Buongiorno oggi vi parlerò di The Imitation Game.
Il film parla di Alan Turing, genio matematico creatore di una macchina crittografica (pronipote del Personal Computer) capace di codificare Enigma, marchingegno di comunicazione in codice nazista. Vinta la guerra il povero Turing, una volta che le autorità scopriranno essere omosessuale, viene costretto alla castrazione chimica per fermare la sua "perversione".
Il film tutto sommato mi è piaciuto ma prima di analizzare gli aspetti positivi mi soffermerò su quelli negativi.
Allora non ho apprezzato molto la regia. L'ho trovata piatta e poco ispirata. La storia di per se è meravigliosa, ma a mio giudizio poteva essere girata in modo più incalzante. I colpi di scena vengano gestiti malamente, e non riescano a sorprendere come dovrebbero lo spettatore. Avrei preferito anche che venisse in qualche modo mostrata la morte di Turing, che si suicidò mangiando una mela avvelenata. Logicamente lui scelse questa fine teatrale per colpire l'opinione pubblica sulle barbarie subite dal governo. E il non accennare a questo fatto hanno forse sminuito il suo gesto di denuncia estrema.
Non mi ha fatto impazzire il cast di contorno, troppo piatto e stereotipato. La giovane, intelligente e carina che scalda il cuore del genio burbero, il collega rivale che poi diventerà suo grande amico. Questi e altri personaggi sono schiacciati da un grande Benedict Cumberbatch.

E eccoci alle note positive. Innanzitutto l'interpretazione sontuosa dell'algido attore inglese. Bravissimo a immedesimarsi in una parte difficile come quella del genio incompreso. Specialmente nel finale commuovere e fa innamorare lo spettatore grazie alla sua ottima mimica facciale. Ma questo non è certo una novità per chi come me ha seguito la serie inglese Sherlock, dove interpreta un personaggio tutto sommato simile. Ora sono molto curioso di vederlo nella parte di Doctor Stranger per la Marvel.
Altro grande punto a favore del opera è quello di raccontare una storia che in pochi conoscevano. Prendere atto che grazie a un uomo sono stare salvate milioni di vite. E conoscere le barbarie con cui venivano trattati gli omosessuali. È straziante sapere che fino al vicino 1967 il governo britannico faceva arrestare, imprigionare e castrare delle persone solo perché non etero. Spero che la visione di questo film faccia ricredere chi vede nell'essere diversi (per gusti sessuali colore della pelle religione ecc.) un pericolo e una minaccia.
Un saluto S. Tripaldi



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