Solo
Gli Amanti Sopravvivono (Only Lovers Left Alive) è un film del 2013
scritto e diretto da Jim Jarmusch, con protagonista Tom Hiddleston,
Tilda Swinton e Mia Wasikowska.
La
pellicola è stata presentata in concorso alla 66ª edizione del
Festival di Cannes.
Il
film parla di un originale storia d'amore fra Adam, compositore
musicale solitario e schivo e sua moglie la colta e affascinante
Eve. I due sono separati da migliaio di km, infatti il primo vive a
Detroit mentre la seconda a Tangeri, quando finalmente decidano di
riunirsi e tutto sembra volgere per il meglio appare dal nulla Ava
sorella di Eve, ragazza ingestibile e imprevedibile. Cosa c'è di
originale? Il fatto che tutti e tre siano vampiri.
Tom
Hiddleston (Adam). Da vita a un personaggio affascinante, delicato e
sensibile. Confermando quanto di buono visto nelle sue precedenti
interpretazioni (io da buon Nerd ho apprezzato particolarmente il
suo Loki nei film Marvel!).
Eve
invece è interpretata Tilda Swinton, qui in una veste tutta nuova.
Non ho ricordanze di un'altra sua interpretazione cosi sensuale e
femminile, devo dire che mi ha sorpreso.
Mia
Wasikowska, con la sua Ava, da vita al classico personaggio di
rottura, annoiato e insopportabile.
A
condire il cast nella parte del miglior amico nonché mentore di Eve
troviamo il leggendario John Hurt, anche qui capace di proporci un
prova maiuscola. Interpreta Christopher Marlowe, poeta e drammaturgo
vissuto realmente nella metà del XVI secolo.
Il
taglio autoriale (non a caso nominato per la palma d'oro a Cannes),
rende l'opera forse non digeribile a tutti, i ritmi sono lenti, si
gioca molto su l'alone di mistero, non chiarendo le origini dei
protagonisti ma accennandole solamente, facendo intuire quanto
abbiano influenzato la musica e la letteratura nei secoli passati. La
sceneggiatura è fin troppo piatta e prevedibile anche se la
splendida caratterizzazione dei personaggi fa chiudere un occhio. Va
detto poi che il fine del regista indipendente Jim Jarmusch, non è
certo incollare lo spettatore allo schermo grazie a mille colpi di
scena, ma il raccontare un anomala storia d'amore, che nemmeno i
secoli sono stati in grado di scalfire. Ho letto anche una velata
denuncia sociale, infatti i non morti vivono a pieno la bellezza
della vita e delle arti, sono sensibili e colti, mentre gli umani si
trascinano avanti nella loro piatta e vuota esistenza. Come dire che
la nostra società purtroppo ritiene sempre più marginale la cultura
e l'arte.
Il
mio consiglio è di vedere il film se amate le prove d'autore o se
siete degli amanti della musica. Infatti grande lavoro è stato
compiuto nel comporre la splendida colonna sonora originale, creata
in sinergia fra il gruppo The Squld e il compositore e liutista
olandese Jozef Van Wissem alla sua prima partitura per il grande
schermo.
Sentite
tutto questo parlare di serie, fumetti e film mi ha fatto venire
fame.....
Quindi
l'articolo di oggi è dedicato al mio pranzo perfetto versione terra!
Premetto
non amo i cibi molto lavorati e cotti e stracotti, nella cucina la
mia parola d'ordine è la semplicità.
Antipasto.
Spesso
ma che dico spesso....Sempre durante un antipasto mi intossico di
cibo fino allo scoppiare rovinandomi poi il resto del pranzo (si fa
per dire mangio come un mostro ugualmente). Quindi nel pranzo
perfetto voglio stare leggero, e mi ci metto
bruschetta
con pomodoro crudo e origano, crostini con fegatini
Primo,
be anche qui per me vige la semplicità
ravioli
di patate mugellesi con salvia e burro
Veniamo
al punto forte, il secondo! Fino a qualche tempo fa avrei detto senza
ombra di dubbio bistecca ala fiorentina, ma utilmente dopo aver sbranato
legioni di mucche devo dire che questa formula mi ha un pochino
stancato quindi:
Grigliata
mista. Rosticciana marinata precedentemente in vino, salsicce
bolognesi e arrostisci d'agnello (vabbè giù se c'è la bistecca va
bene uguale! Rigorosamente al sangue però!)
Contorno,
a casa mia vige la legge della patata quindi:
-patatine
fritte tagliate a chips accompagnata da un insalata fresca con
valeriana, arancia, noci e robiola
Dolce
l
mio dolce preferito è la panna cotta ai frutti di bosco, non
quella melma gelatinosa preconfezionata, ma una salsina fatta con i
frutti di bosco freschi!
Capitolo
bevande, allora io ho un problema non riesco a mangiare senza bere
vino, trovo che l'acqua limiti il gusto del cibo, questo non vuole
dire che bevo una bottiglia a pasto (almeno non sempre XD) ma anche
un solo bicchiere per me da nuova linfa al cibi, quindi dico:
vino
rosso, noi beviamo sempre dell'ottimo Sangiovese
comprato a San Giminiano direttamente dal produttore
il
dolce lo annaffierei con un bel passito di pantelleria, la cui
dolcezza combacia col amaro dei frutti di bosco
Dopo
un ottimo pasto è fondamentale sicuramente un ottimo caffè. Per me
senza zucchero ma addolcito nelle grandi occasioni da un piccolo
cubetto di cioccolata fondente!
E
ora a voi! Cosa ne pensate? Quale è il vostro pasto perfetto?
Nuovo
post veloce sul finale di stagione di Game of Thrones.
Inizio
dicendo che la mia espressione durante diversi momenti dell'episodio
era questa! :0.
:0
quando Brienne massacra il mastino.
:0
quando Bran incontra i primi nati
:0
quando Tyrion uccide suo padre e soprattutto Shae
Partiamo
dal primo punto, quando si incontrano Brienne e Sandor
Clegane
ero già pronto a salutare la gigantesca guerriera, invece dopo un
combattimento feroce e senza esclusioni di colpi Brienne massacra
letteralmente il mastino. Non avrei mai pensato che un guerriero di
tale fama si facesse battere da una donna (non mi prendete per
maschilista ora!) seppur abile e maestosa come Brienne.
Va
detto che nel libro le cose vanno diversamente, infatti la sua morte
è provocata dalla ferita inflittagli in uno scontro, proprio quella
che nella serie si rifiuta di farsi cicatrizzare da Arya, finale
sicuramente meno epico ma forse più realistico.
Sorpreso
anche dalle vicissitudini di Tyrion. Devo essere sincero, mi
aspettavo che Jamie si sarebbe prodigato alla causa del fratello,
mentre mi ha sorpreso Varys,
non pensavo si sarebbe esposto così tanto.
Mi
ha lasciato un po interdetto il raptus omicida del folletto, nel
libro a mio giudizio la situazione viene gestita meglio. Infatti
Jamie rivela al fratello che la sua prima moglie non era una
prostituta come sempre dettogli, ma una ingenua plebea che si era
innamorata realmente del folletto. Suo padre visto il lignaggio
miserabile della sposa ( e anche per umiliare l'odiato figlio) la fa
violentare davanti a i suoi occhi. Questa rivelazione insieme al
tradimento di Shae da origine alla furia omicida. Gli autori hanno
preferire omettere questa versione probabilmente perché a differenza
del libro, dove viene spesso nominato questo suo triste primo amore,
di cui le ferite non erano ancora ricucite, nel serial se ne parla
una sola volta. Quindi hanno preferito omettere una storia poco
calcata.
Chissà
cosa ne sarà del folletto ora, di alleati ne vedo pochi
all'orizzonte, Ditocorto lo ha già tradito e incastrato, Stannis
odia tutti i Lannister, forse solo la madre dei draghi potrà
accoglierlo.
Dalla
prossima stagione inizieremo a conoscere l'origine del potere di
Bran, finalmente ha raggiunto il suo obbiettivo e grazie al potere
del corvo a tre occhi potrà imparare a gestirlo. Ho trovato molto
toccante il sacrificio di Jojen
Reed,
che nonostante sappia che l'aiutare Bran lo porterà a una morte
certa, decide di farlo ugualmente.
Questo
finale di stagione da un taglio netto col passato, molti personaggi
sono stati eliminati, ed ora finalmente si sono delineati i veri
protagonisti. Arya, ormai sola e accecata dalla vendetta. Snow, di
fatto nuovo lord comandante. Cersie, rafforzata dalla morte del
padre,e ormai reggente del regno. Tyrion, di cui non so veramente
cosa aspettarmi. Daenerys,
personaggi tenuto in stand by ormai da due stagioni.
Ultima
piccola osservazione, se avete notato sia le vicissitudini della
Khaleesi sia quelle legate a gli Estranei vanno a rilento, non a caso
costoro sono praticamente invulnerabili, tranne al fuoco, e chi ha la
possibilità di sputare fuoco? Questo per me è un chiaro indizio di
come finirà la storia e chi vincerà il gioco del trono! (non a caso
la serie di romanzi si chiamano Cronache del ghiaccio e del fuoco!
XD”
Ora
Hype a 1000 per la prossima stagione!
PS!
Chissà cosa succederà alla montagna! Cosa intendeva il maestro con,
non tornerà mai quello di prima? Che Cersie si ritrovi come alleato
un gigantesco Frankenstein ai suoi comandi ???
Buongiorno oggi parliamo
del Grande Gatsby, film del 2013 di Baz Luhrmann, quarta trasposizione
dell'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.
La
storia è narrata dal punto di vista di Nick
Carraway (interpretato
da Tobey Maguire). Ambientato negli anni 20.
Il
giovane affitta una piccola abitazione sulla costa settentrionale di
Long Island, nel West Egg, e ben presto si accorge che accanto a se
si trova la villa più sfarzosa e grande della città, in cui si
tengano le feste più famose del paese.
Un
giorno gli viene recapitato un invito a partecipare al prossimo
party, qui fa la conoscenza di Gatsby (interpretato da Leonardo
DiCaprio). Ben presto capisce che questo incontro non era casuale ma
voluto, perché il padrone di casa era innamorato della sua cugina,
la splendida Daisy. Tutto, dalle feste al loro incontro, persino
l'acquisto della casa stessa, era ordito ad Hoc per rivederla.
Infatti i due erano stati innamorati da giovani, ma la loro passione
fu interrotta dalla guerra, e la giovane non avendo più notizie del
suo amato si era sposata con Tom
Buchanan uomo
arrogane e presuntuoso, amante dei bagordi e delle belle donne,
avendo fra l'altro anche un'amante Myrtle, moglie del George Wilson
meccanico e benzinaio del posto.
Nick
affezionatosi immanentemente a Gatsby, decide di organizzare
l'incontro e subito riscoppia l'amore fra i due ex piccioncini.
Quasi
ogni pomeriggio Daisy si reca da Gatsby, finché un giorno, annoiati
per il caldo, prendano una camera d'albergo insieme al marito e a
Nick, con la speranza di far venire a galla la propria relazione.
Tom
capisce velocemente cosa stia succedendo, e chiede a Gatsby cosa
voglia da sua moglie, lui risponde che lei non l'ama, e chiede
conferma a Daisy ma lei:
«
ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui
rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il
pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più
tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere
la voce perduta di là dalla stanza»
Fra
la disperazione generale, viene presa la decisione di tornare a casa,
Daisy e Gatsby, prendano la macchina di Tom e si avviano a tutta
velocità. Tom e Nick li precedano ma ad un certo punto vedano un
incidente, una donna è stata investita da un pirata della strada,
costei è l'amante di Tom. Il marito riconosce da subito la macchina
del uomo e decide di farsi giustizia da solo, ma Tom lo persuade ben
presto che il vero colpevole era Gatsby, come effettivamente credeva.
In
realtà la macchina era stata condotta da Daisy e Gatsby stava solo
proteggendo la sua amata.
L'epilogo
ci mostra Gatsby in piscina, speranzoso di ricevere una telefonata da
Daisy, alla quale aveva proposto di scappare insieme, ma mentre il
telefono squilla compare George che lo uccide con un colpo di
pistola. Gatsby muore convinto che la sua Daisy lo stesse chiamando
per fuggire, mentre la triste realtà è che dal altro lato della
cornetta c'è Nick preoccupato per il suo amico.
Non
solo lei non è intenzionata a scappare col suo amante, ma nemmeno
partecipa al funerale, andandosene come se niente fosse in un viaggio
con suo marito.
Nonostante
la chiave moderna data da Luhrmann, il film si scopre molto fedele
al romanzo, benché il piglio originale che il regista da sempre alle
sue opere, come ad esempio una colonna sonora dei giorni nostri
invece che classiche canzoni anni 20.
Grande
lavoro è stato fatto per i costumi e per la scenografia
(ricompensati da due oscar).Lo spettatore viene catapultato nelle
feste sfarzose e coloratissime tenute da Gatsby, e ne rimane
abbagliato.
Altro
punto a favore del film è senza ombra di dubbio la sontuosa
interpretazione offerta da DiCaprio. Devo essere sincero non ho mai
tanto amato Leo, o almeno fino a quando non ho visto questo film. Il
suo Gatsby e misterioso, sognate e amabile, guardandolo negli occhi
si riesce a percepire tutta la passione e l'amore che il personaggio
prova. E mi ha fatto ricredere su un attore che ormai ambisce ad
entrare nella storia delle cinema dalla porta principale.
Nota
negativa invece è il Nick di Tobey Maguire. Dopo aver visto il film
devo dire che la parte da lui interpretata mi aveva abbastanza
convinto ma dopo aver letto il romanzo mi sono ricreduto, la sua
interpretazione è troppo piatta, fa apparire il povero Nick come un
tontolone in preda a gli eventi, mentre nel romanzo è un personaggio
ben più sfaccettato. Il quale al fervente ottimismo di Gatsby
reagiste con cupezza e realismo, una parabola dei tempi in cui è
ambientato il romanzo. Anni di grandi sfarzi ed eccessi, gli "anni ruggenti" dove quasi tutta la popolazione era ricca o almeno benestante, ma si inizia a percepire le prime avvisaglie che porteranno al epilogo della crisi del 29.
Carey Mulligan, riesce a
interpretare discretamente una Daisy svogliata annoiata e
menefreghista. E proprio su questo personaggio volevo soffermarmi un
secondo, ad un occhio distratto può sembrare suo marito
l'antagonista del opera, ma in realtà proprio Daisy è il villain
(scusatemi questa definizione nerd). Una ragazza senza scrupoli che
per noia passione o chissà cosa altro, tiene sotto scacco due
uomini, senza mai prendere una decisione, o meglio illudendo Gatsby,
facendogli credere che avrebbe scelto lui quando lei da subito sa che
ciò non sarebbe successo mai. In fondo Tom è si arrogante e
menefreghista ma è anche un uomo ferito da sua moglie (che ama) e
desideroso di vendetta per la morte della sua amante, alla quale era
molto affezionata e della voglia di vendicarsi di chi (secondo lui) l'aveva uccisa.
E
ora due curiosità!
Durante
le riprese venivano usati devi veri gioielli di Tiffany (del valore
di vari milioni di euro), per ovviare al rischio di furti, venivano
guardati a vista da delle guardie.
A
Ben Affleck era stato proposto il personaggio di Tom Buchanan, ma per
accavallamento di impegni non potette accettare.
Leonardo
DiCaprio ha voluto interpretare Jay Gatsby perché "Gatsby è
uno di quei personaggi iconici che può essere interpretato in tanti
modi: è un inguaribile romantico, un pazzoide completamente
ossessionato e un gangster pericoloso, aggrappato alla ricchezza".
Leonardo
DiCaprio e Tobey Maguire sono grandi amici fin dall'infanzia.
Il
budget è stato stimato a 105.000.000 dollari ed ha generato un
incasso di 351 milioni di dollari.
Chiudo
consigliando di vedere questo film a tutti gli amanti del dramma, non
ne sarete delusi!
La
storia, ambientata fra gli anni 40/50, parla di una delle cinque
famiglie mafiose di New York, i Corleone. E il tentativo di due cosche rivali di annientarli.
La
famiglia è composta da:
Vito
Corleone, reggente dell'omonima cosca. Uomo che dispone di un potere
e ricchezze enormi, capace di influenzare e giostrare a suo
piacimento anche i piani più alti della politica. Nonostante ciò,
vive una vita semplice, circondato dai suoi famigliari e dai suoi
compaesani siciliani, i quali si rivolgano a lui chiamandolo
“Padrino”. Il suo grande senso dell'onore e la sua saggezza hanno
fatto innamorare milioni di cineasti. Nonostante sia un criminale il
suo codice etico gli impone di non prendere parte al traffico di
stupefacenti, scelta che da inizio alla guerra mafiosa. È
soprattutto grazie all'interpretazione di Marlon Brando che questo
film entra nel Olimpo del cinema, il lavoro fatto è cosi minuzioso
da rendere imprescindibile il nome Padrino dal suo personaggio.
Santino
Corleone detto Sonny (interessato da Michel Caine), figlio maggiore,
destinato a diventare il nuovo Padrino, in più di un'occasione di
scopre non adatto a tale compito, per colpa del suo carattere
sanguigno e istintivo. Proprio queste caratteristiche prima mettano
la vita di suo padre in grave rischio, e poi lo porteranno alla
prematura dipartita.
Michel
Corleone, più piccolo della famiglia, all'inizio riluttante al idea
di entrare nel business di famiglia, si trova pian piano a prendere
le redini della cosca fino a diventarne il nuovo Padrino, dimostra
una freddezza e ferocia senza pari. Interpretato dal giovane e
semisconosciuto Al Pacino, l'evoluzione da giovane disilluso a boss
sanguinario è cosi graduale e inesorabile da lasciare lo spettatore
ammaliato della bravura dell'interprete.
Fredo
Corleone il secondogenito, sempliciotto e ingenuo, viene mandato a
Las Vegas per tastare il terreno del business del gioco d'azzardo,
l'attore che lo interpreta, John Cazale, nonostante sia scomparso
prematuramente nel'78, ancora oggi viene ricordato con affetto per le
sue poche ma lodevoli prove attoriali.
Tom
Hagen, interpretato da Robert Duvall,figlio adottivo, portato a casa
da Sonny perché orfano e senza fissa dimora, viene adottato da Vito
(anche qui dimostrando un umanità rara per un boss) e oltre a farlo
diventare un avvocato, lo inserisce nella cosca fino a farlo
diventare "consigliere" (unico non siciliano a diventarlo).
A
loro si contrappongo Virgil Sollozzo, ricco e potente signore della
droga siciliana, desideroso di iniziare un proficuo traffico di
stupefacenti con la cosa nostra americana, questo tipo di business è ritenuto
pericolo dal Padrino. Come detto questo suo rifiuto da inizio alla
guerra di mafia fra i Corleone, e le due famiglie che sostengono
Sollozzo, i Tattaglia e i Barzini .
La
trama è avvincente e piena di accadimenti capaci di tenere lo
spettatore incollato allo schermo anche dopo la decima visione, ma
ciò non basta a spiegare la proporzione del capolavoro che abbiamo
di fronte. Tutto è perfetto dalla sceneggiatura come appena detto,
alla fotografia, per non parlare della colonna sonora ormai entrata nel
immaginario collettivo grazie al grande lavoro del compositore Nino
Rota.
In
più si respira una magia durante tutta la pellicola, che da il
suo massimo proprio nel prologo, quello che apparentemente viene
vissuta come una semplice festa di matrimonio, serve in realtà al
regista per introdurre tutti i personaggi grazie al narratore Michel,
che racconta alla sua compagna chi sono i suoi familiari. In più
sempre nel prologo si svolge una delle scene più iconografiche del
film. Il Padrino secondo le usanze non può esimersi dall'esaudire le
richieste dei suoi conterranei, molti preferiscano rivolgersi a lui
rispetto alle autorità dandogli di fatto il potere che solitamente
ha lo stato.
E
ora come sempre due curiosità!
Nel
film non compare mai la parola mafia, questo perché Joseph Colombo,
boss della famiglia Colombo, inizio una dura opera di boicottaggio
contro la pellicola, e per ovviare a ciò si arrivo questo
compromesso.
Per
la parte di Vito Corleone la scelta come sappiamo è ricaduta su
Marlon Brando, decisione ritenuta azzardata dai produttori visto la
giovane età dell'interprete, 47 anni, in contrasto con la parte di
un vecchio boss stanco e logoro. Per convincere la produzione Brando
si presento durante il provino con del cotone in bocca in modo da
dare l'impressione di un vecchio mastino, scelta che convinse definitivamente
coppola a dargli la parte.
Nella
pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di
Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte
di Connie, Carmine Coppola, suo padre, al pianoforte nella scena
d'intermezzo della pellicola, e una neonata Sofia Coppola, nella
parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo
sterminio dei capi delle cinque famiglie.
Marlon
Brando usava divertire i suoi colleghi con delle burle, ad esempio
durante la scena in cui viene spostato su una brandina in ospedale,
fece mettere insieme a lui sotto le coperte, una serie di pesi, in
modo che il tutto pesasse oltre 300 kg!
Il
film ricevette 3 premi oscar, Marlon Brando vinse quello per miglior
attore, ma lo rifiuto come protesta verso lo sfruttamento degli Stati
Uniti verso gli indiani, e mando a ritirarlo una nativa americana di
nome Aacheen Littlefeather.
A
Proposito di oscar, sia Marlon Brando sia Robert De Niro, hanno
ricevuto l'oscar per aver interpretato il solito personaggio.
Logicamente parliamo di Vito Corleone, interpretato dal buon Bob nel
Padrino Parte seconda.
Dovete
sapere che le urla dell'attore John Marley,
durante la scena della testa di cavallo, sono autentiche, infatti la
testa era vera, presa dalla produzione in uno stabilimento di cibo
per cani, e nessuno aveva avverti il povero Marley per rendere la
scena il più realistica possibile
Il
film è classificato al numero due della Top 500 di Imdb col
punteggio di 9.2, mentre figura primo nella classifica di Empire.
Concludo
consigliando l'acquisto del meraviglioso cofanetto Blu Ray, e
consiglio la visione in lingua originale, per godersi a pieno questo
capolavoro senza tempo!