sabato 7 giugno 2014

IL PADRINO


Buongiorno!
Nuovo post! Sul mio film preferito, Il Padrino.
La storia, ambientata fra gli anni 40/50, parla di una delle cinque famiglie mafiose di New York, i Corleone. E il tentativo di due cosche rivali di annientarli.
La famiglia è composta da:
Vito Corleone, reggente dell'omonima cosca. Uomo che dispone di un potere e ricchezze enormi, capace di influenzare e giostrare a suo piacimento anche i piani più alti della politica. Nonostante ciò, vive una vita semplice, circondato dai suoi famigliari e dai suoi compaesani siciliani, i quali si rivolgano a lui chiamandolo “Padrino”. Il suo grande senso dell'onore e la sua saggezza hanno fatto innamorare milioni di cineasti. Nonostante sia un criminale il suo codice etico gli impone di non prendere parte al traffico di stupefacenti, scelta che da inizio alla guerra mafiosa. È soprattutto grazie all'interpretazione di Marlon Brando che questo film entra nel Olimpo del cinema, il lavoro fatto è cosi minuzioso da rendere imprescindibile il nome Padrino dal suo personaggio.
Santino Corleone detto Sonny (interessato da Michel Caine), figlio maggiore, destinato a diventare il nuovo Padrino, in più di un'occasione di scopre non adatto a tale compito, per colpa del suo carattere sanguigno e istintivo. Proprio queste caratteristiche prima mettano la vita di suo padre in grave rischio, e poi lo porteranno alla prematura dipartita.
Michel Corleone, più piccolo della famiglia, all'inizio riluttante al idea di entrare nel business di famiglia, si trova pian piano a prendere le redini della cosca fino a diventarne il nuovo Padrino, dimostra una freddezza e ferocia senza pari. Interpretato dal giovane e semisconosciuto Al Pacino, l'evoluzione da giovane disilluso a boss sanguinario è cosi graduale e inesorabile da lasciare lo spettatore ammaliato della bravura dell'interprete.
Fredo Corleone il secondogenito, sempliciotto e ingenuo, viene mandato a Las Vegas per tastare il terreno del business del gioco d'azzardo, l'attore che lo interpreta, John Cazale, nonostante sia scomparso prematuramente nel'78, ancora oggi viene ricordato con affetto per le sue poche ma lodevoli prove attoriali.
Tom Hagen, interpretato da Robert Duvall,figlio adottivo, portato a casa da Sonny perché orfano e senza fissa dimora, viene adottato da Vito (anche qui dimostrando un umanità rara per un boss) e oltre a farlo diventare un avvocato, lo inserisce nella cosca fino a farlo diventare "consigliere" (unico non siciliano a diventarlo).
A loro si contrappongo Virgil Sollozzo, ricco e potente signore della droga siciliana, desideroso di iniziare un proficuo traffico di stupefacenti con la cosa nostra americana, questo tipo di business è ritenuto pericolo dal Padrino. Come detto questo suo rifiuto da inizio alla guerra di mafia fra i Corleone, e le due famiglie che sostengono Sollozzo, i Tattaglia e i Barzini .
La trama è avvincente e piena di accadimenti capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo anche dopo la decima visione, ma ciò non basta a spiegare la proporzione del capolavoro che abbiamo di fronte. Tutto è perfetto dalla sceneggiatura come appena detto, alla fotografia, per non parlare della colonna sonora ormai entrata nel immaginario collettivo grazie al grande lavoro del compositore Nino Rota.
In più si respira una magia durante tutta la pellicola, che da il suo massimo proprio nel prologo, quello che apparentemente viene vissuta come una semplice festa di matrimonio, serve in realtà al regista per introdurre tutti i personaggi grazie al narratore Michel, che racconta alla sua compagna chi sono i suoi familiari. In più sempre nel prologo si svolge una delle scene più iconografiche del film. Il Padrino secondo le usanze non può esimersi dall'esaudire le richieste dei suoi conterranei, molti preferiscano rivolgersi a lui rispetto alle autorità dandogli di fatto il potere che solitamente ha lo stato.
E ora come sempre due curiosità!
 
Nel film non compare mai la parola mafia, questo perché Joseph Colombo, boss della famiglia Colombo, inizio una dura opera di boicottaggio contro la pellicola, e per ovviare a ciò si arrivo questo compromesso.
Per la parte di Vito Corleone la scelta come sappiamo è ricaduta su Marlon Brando, decisione ritenuta azzardata dai produttori visto la giovane età dell'interprete, 47 anni, in contrasto con la parte di un vecchio boss stanco e logoro. Per convincere la produzione Brando si presento durante il provino con del cotone in bocca in modo da dare l'impressione di un vecchio mastino, scelta che convinse definitivamente coppola a dargli la parte.

Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie, Carmine Coppola, suo padre, al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola, e una neonata Sofia Coppola, nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.

Marlon Brando usava divertire i suoi colleghi con delle burle, ad esempio durante la scena in cui viene spostato su una brandina in ospedale, fece mettere insieme a lui sotto le coperte, una serie di pesi, in modo che il tutto pesasse oltre 300 kg!

Il film ricevette 3 premi oscar, Marlon Brando vinse quello per miglior attore, ma lo rifiuto come protesta verso lo sfruttamento degli Stati Uniti verso gli indiani, e mando a ritirarlo una nativa americana di nome Aacheen Littlefeather.

A Proposito di oscar, sia Marlon Brando sia Robert De Niro, hanno ricevuto l'oscar per aver interpretato il solito personaggio. Logicamente parliamo di Vito Corleone, interpretato dal buon Bob nel Padrino Parte seconda.

Dovete sapere che le urla dell'attore John Marley, durante la scena della testa di cavallo, sono autentiche, infatti la testa era vera, presa dalla produzione in uno stabilimento di cibo per cani, e nessuno aveva avverti il povero Marley per rendere la scena il più realistica possibile

Il film è classificato al numero due della Top 500 di Imdb col punteggio di 9.2, mentre figura primo nella classifica di Empire.
Concludo consigliando l'acquisto del meraviglioso cofanetto Blu Ray, e consiglio la visione in lingua originale, per godersi a pieno questo capolavoro senza tempo!
Saluti S. Tripaldi


famiglia al completo



Scena testa di cavallo


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